Noi ex call center Wind vorremmo soltanto la possibilità di lavorare
La nostra vicenda nasce tra il 2006 e il 2007 quando, con contratti di somministrazione temporanea stipulati con le agenzie Quanta e Metis, iniziamo la nostra esperienza lavorativa all’interno dell’azienda Wind S.p.a. sede di Palermo. Dopo vari rinnovi, i nostri contratti cessano definitivamente nel giugno del 2008. Nel dicembre dello stesso anno, dopo le pressioni sindacali, Wind decide di stipulare un accordo con i sindacati, stabilendo l’assunzione di circa 100 unità su tutto il territorio nazionale. Non rientrando all’interno del piano di stabilizzazione, decidiamo di intraprendere un’azione legale patrocinata dalla Cgil, guidata dall’avvocato Piero Vizzini. Il primo grado di giudizio termina con una sentenza a noi sfavorevole poiché, a detta dei giudici che l’hanno emanata, era intercorso troppo tempo dalla data del licenziamento a quella del ricorso giudiziario. Il 18 settembre del 2014 sembra il giorno della svolta; La Corte d’Appello di Palermo, prendendo spunto da una precedente sentenza della corte di Cassazione, si esprime a nostro favore, ritenendo il contratto di somministrazione troppo generico, ordinando quindi a Wind la nostra immediata assunzione. Iniziamo la nostra esperienza lavorativa occupandoci di customer care fino a quando, in seguito all’internalizzazione dell’attività di Information Tecnology, diventiamo operatori It, seguendo un faticoso e lungo processo di formazione insieme agli altri colleghi. Wind S.p.a. nel frattempo presenta ricorso alla corte di Cassazione. Il 9 giugno 2016 purtroppo il nostro sogno finisce. Continua »
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