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martedì 25 feb

Archivio per la categoria 'Ospiti'

  • La malattia del (mono)bacio prospera solo nel palermitano

    Di come è fatta una città te ne accorgi quando te ne allontani. O quando ti ci avvicini. Dal primo saluto, o dall’ultimo: «Ciao, un bacio». Che poi di solito sono due – uno per guancia – o tre, con un +1 di riserva, alla francese. Ma a Palermo, si sa, tutto è più complicato. Te ne accorgi quando lasci Palermo per Milano (o Roma o Berlino o New York), incontri qualcuno, lo saluti con un bacio e lo vedi restare con una guancia appesa, perché se ne aspettava un altro per chiudere il conto. Te ne accorgi quando a Palermo ci arrivi e di Palermo non sei, perché sei tu a restar sospeso, mentre l’altro è già passato a piazzare baci monoporzione tutti in fila, guancia su guancia. Paese che vai usanza che trovi? Forse, se fosse così per tutti. Ma a Palermo, si sa, tutto è più complicato. E quanto detto vale solo se stai salutando una donna. Per un uomo no, tutto normale: guanciadestra-guanciasinistra, e via andare. Due uomini si salutano? Doppio bacio. Un uomo saluta una donna? Un bacio solo. Continua »

    Ospiti
  • C’è vita nelle Circoscrizioni?

    Circoscrizioni Palermo

    In preparazione del town meeting che giorno 5 aprile coinvolgerà circa 100 palermitani, che saranno chiamati a discutere della qualità della vita (e dei servizi) nelle Circoscrizioni, sul blog ETM Palermo abbiamo lanciato l’iniziativa Diteci la vostra sulle Circoscrizioni, con la quale conoscere, dalla viva voce dei protagonisti, qual è la realtà dei quartieri palermitani, quali problemi sono presenti e necessitano di risoluzione, qual è la fiducia che i cittadini ripongono nelle amministrazioni decentrate. Con nostra grande sorpresa le risposte sono arrivate numerose e a provare a scorrerle diventa evidente “l’anima” delle molteplici realtà urbane che compongono la nostra città. Continua »

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  • Gli spaghetti alla Norma in via Bara all’Olivella…

    L’altra sera ero in via Bara all’Olivella e questo era il menu “internazionale”.

    Social street Palermo

    Passi buffet senza t, passi garlic senza c (e con la e), passi che in inglese si mette prima l’aggettivo e dopo il sostantivo, ma “spaghetti alla Norma” tradotta “spaghetti with standard” non ha eguali!!

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  • Una proposta per i mezzi pubblici a Palermo

    Se riflettiamo un attimo, la maggior parte delle auto vengono impiegate soltanto per spostare persone (andare al lavoro, fare compere, incontrare amici, andare in locali) e non per trasportate qualcosa.

    Non è un dettaglio da poco, poiché nella nostra concezione è normale utilizzare un auto (che ha comunque un suo costo) ma che alla fine ci da solo un servizio semplice quale lo spostamento di persone.

    Da lì si genera da un lato caos e stress del traffico e dall’altro costi per l’utilizzatore.

    Lo spostamento di persone dovrebbe essere inteso come un servizio e nessuno dovrebbe spendere ed investire privatamente su questo.

    Basterebbe utilizzare i mezzi pubblici,la soluzione giusta per lo spostamento all’interno della città. Continua »

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  • Sono nate le social street a Palermo

    Social street Palermo
    (foto di Igor Petyx)

    Il 22 marzo è stato un giorno speciale. Per me e per Palermo. Sono state poste le basi per costruire qualcosa di bello per la città. Qualcosa che proviene dagli stessi abitanti di questa città, palermitani residenti e non, qualcosa che unisce tutti sulla base della territorialità. Sabato è stata la festa delle buone pratiche di partecipazione attiva, di socialità allargata, del fare. Del fare insieme. Del condividere necessità.

    Il primo week end di primavera ha visto nascere le social street alla Real Fonderia. Una giornata dedicata alla partecipazione e alla condivisione, una giornata voluta dai palermitani, senza finalità di lucro ma solo con finalità sociali. Un’occasione per unire le forze in modo continuativo per il bene comune. Continua »

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  • “Immagina Palermo”, i risultati del sondaggio

    “Immagina Palermo”

    Dopo alcune settimane di presenza in rete si è concluso il questionario Immagina Palermo, che si poneva l’obiettivo di selezionare luoghi e tipologie d’intervento giudicati come prioritari dal voto dei cittadini palermitani.

    Il risultato del sondaggio
    Raccogliendo le indicazioni venute fuori dal sondaggio e valutando sia la fattibilità che la rilevanza sociale di un eventuale investimento collettivo, oltre alla presenza o meno di una comunità attiva nel territorio di riferimento, sono il Parco della Favorita e Piazza Magione le aree selezionate. Continua »

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  • Il Cambio di Rotta

    Cambio Rotta

    Un fortino a strapiombo sul mare e interamente circondato da un muro di conci a vista. Nella parte alta, sopra l’ingresso principale, una guardiola per la sorveglianza armata e una parete mobile a scomparsa per l’accesso al garage della villa.

    Questo era il villino Geraci di Altavilla Milicia in provincia di Palermo, un luogo inaccessibile confiscato a un imprenditore affiliato a cosa nostra e da questa ucciso nel 2004.

    Oggi il bene è stato affidato al Consorzio Ulisse, un’impresa sociale costituita da 16 cooperative che opera a Palermo dal 1997 nelle politiche attive del lavoro volte all’inclusione socio-lavorativa. Continua »

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  • Campagna elettorale a Bagheria, storie di famiglie e di mafia

    Bagheria

    Venerdì 21 marzo, Bagheria, Consiglio Comunale. Si vota la mozione di sfiducia per il sindaco Enzo Lo Meo. La riunione-fiume – che si protrae fino a tarda sera – viene interrotta nel pomeriggio per permettere a sindaco, assessori e consiglieri di partecipare ai funerali di un imprenditore edile che ieri mattina hanno trovato impiccato. «C’è crisi e stiamo morendo tutti politici bastardi fate tutti schifo Lo Meo fai schifo Lo Meo sei un bastardo». La seduta viene interrotta pure – più volte durante la mattinata – per le intemperanze del pubblico. I consiglieri che provano a calmare i facinorosi del pubblico vengono seppelliti di parolacce. I membri del pubblico dotati di una certa dote di educazione, pure. Intanto, a Casteldaccia (un paese vicino Bagheria) hanno bruciato la macchina di uno che ha un Centro Scommesse a Bagheria. Non so se l’Avvenuto Bruciamento di Macchina e la Titolarità del Centro Scommesse siano due fatti collegati. Probabilmente no, i Centri Scommesse (come i Compro Oro) ormai spuntano come funghi e quindi – statisticamente – se bruciano la macchina a qualcuno è molto probabile che questo qualcuno sia il titolare di un Centro Scommesse (o di un Compro Oro). Boh, comunque al consiglio comunale non ne parlano, e nemmeno tra il pubblico, nè tra gli educati nè tra i facinorosi. La seduta si conclude. La mozione passa. 20 consiglieri su 30 la votano. Lo Meo cade. Bagheria non ha più sindaco e presto la Regione stabilirà la data delle prossime elezioni. Anche a Bagheria, dunque, è arrivata quella Grande Cosa che si chiama Campagna Elettorale. Continua »

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  • Il venditore di sale

    A Palermo, in via Lanza di Scalea, posteggiata di fronte l’ingresso del Carrefour c’è sempre una Fiat Punto bianca.
    È un’automobile ma al contempo è anche negozio e casa.
    Dentro ci vive il venditore di sale.
    In qualunque momento ci si passi, potrebbe essere più probabile trovar chiuso il supermercato.
    Lui è sempre là.
    Si muove discreto, non allontanandosi mai troppo dal suo territorio. Quando è mattina presto fa su e giù per il marciapiede alla ricerca di non si sa cosa, ma con l’aria di chi è molto occupato e concentrato nel suo da fare. Non parla quasi mai con nessuno. Anzi c’è chi giura di non averlo mai sentito o visto parlare. Continua »

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  • Analisi delle risposte al sondaggio su Palermo Smart City

    Smart City

    Il sondaggio è stato reso disponibile online dal 10 al 24 febbraio 2014 a questo link.
    Il risultato del sondaggio con i relativi grafici è visionabile, in pdf, a questo link.

    Uomini e donne
    I dati analizzati provengono da un campione di 154 aderenti, con una maggiore partecipazione da parte degli uomini con il 77% rispetto al 23% delle donne.

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  • Happy (We are from Palermo), il progetto è stato cancellato

    Lo scorso 24 febbraio avevamo lanciato l’idea di realizzare una versione “palermitana” del video della canzone Happy di Pharrell Williams. Abbiamo ricevuto molte e-mail di persone interessate e avevamo quasi completato la scelta delle location quando è uscito il video che avrete visto realizzato da una persona che ha scritto per Rosalio. All’inizio siamo rimasti stupiti ma abbiamo deciso di continuare per non deludere le persone che aspettavano di girare ma poi Tokay Studios, che era il partner tecnico per le riprese e il montaggio, ci ha comunicato l’indisponibilità a proseguire.

    Ci sembrava giusto comunicarlo a tutti e siamo dispiaciuti per chi rimarrà deluso. Ci piacerebbe in futuro realizzare un video con le fantastiche persone che ci hanno scritto. Grazie.

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  • Spiegami la lagnusìa

    Istintivamente viene associata a svogliatezza o noia ma ci vuole di più per tradurne il senso originale, scoprendo qualcosa di più profondo su un aspetto complesso e stratificato delineatosi in secoli di storia. Anche se in realtà è una matassa intraducibile.
    Nei miei pensieri, provando a sbrogliare questa matassa, ho sintetizzato tre ingredienti cardini:

    • I siciliani per secoli dominati ma mai assoggettati interamente hanno convissuto a denti stretti con l’orgoglio della loro identità, seppur inquinata ed influenzata.
      Ma essendo per natura gente individualista ci siamo accontentati di gustar a modo nostro ed in piccolissime dosi ogni minuscola reazione o simbolo di rivalsa e di libertà.
      Ancora oggi nel nostro sangue brucia un latente sete di libertà, un bisogno egoista e personale, della quale sentiamo sempre la necessità e non sappiamo perché spinge dentro noi con tanta insistenza. Liberi e vincenti verso la vita quotidiana.
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  • Il potere pubblico come strumento per fini privati

    In un mio precedente articolo avevo parlato dell’incredibile numero di dirigenti (1.800, vale a dire uno ogni nove dipendenti) della Regione Siciliana e di come questo numero fosse assolutamente sproporzionato al livello della qualità dei servizi a disposizione dei siciliani.

    Ma siccome il presente non è altro che la conseguenza del passato, è nel passato che vanno ricercate le origini di quel che accade oggi.

    Ecco perché è importante studiare la Storia, stando però attenti a non fermarsi a quella ufficiale. Continua »

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  • Quando il portiere rilancia

    C’è un coro che i tifosi del Palermo lanciano ad ogni rilancio del portiere, si proprio quello che avete pensato, per ovvi motivi non lo scrivo.

    Qualcuno tra voi si è mai chiesto come, una parola del lessico comune panormita, sia diventata una usanza imprescindibile, compagna di viaggio di sabati e domeniche pallonare?

    Correva l’anno del signore mille e novecentonovantaquattro, i presidenti Ferrara e Polizzi su gentile richiesta della tifoseria, stanca di vivacchiare in serie B, avevano costruito una specie di dream team che sulla carta avrebbe dovuto ammazzare il campionato di serie B ed approdare finalmente nella massima serie che mancava da tempo immemorabile.

    I progetti rimasero su carta perché quella formazione si rivelò un autentico cimitero degli elefanti, fatta di giocatori al viale del tramonto scesi in Sicilia giusto per svernare; Taccola, Mareggini, Brambati, Petrachi, Maiellaro, Campilongo, Criniti venivano tutti dalla serie A, ma in A non ci portarono nonostante il prodigarsi di un centrocampista sette polmoni che in quell’inizio di stagione si improvvisò pure goleador, tale Beppe Iachini.

    Si capì fin da subito che qualcosa non andava, nonostante i rosanero avessero espugnato San Siro battendo il pluriblasonato Milan; e qualcosa non andava nemmeno in curva che già allora mostrava i primi segni di cedimento, anzi il crollo qualitativo del tifo palermitano ebbe origine proprio in quegli anni concretizzandosi poi nelle stagioni a venire. Continua »

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  • Non privatevi dei fiori

    Non privatevi dei fiori

    A Palermo, piove.
    Ve lo dico perché per scrivere parole non si può prescindere dal contesto, cioè dall’insieme di circostanze in cui si verifica una comunicazione.
    Inevitabilmente, le mie, saranno parole palermitane costellate d’acqua.
    E poi volete mettere che le sto scrivendo di mattina, sono le 9:12 del 1 marzo 2014.
    Quindi sono parole “scelte”, dalle contingenze, dal luogo, dal tempo e da me, parole che si stanno svegliando e hanno il compito addirittura di iniziare un nuovo mese, marzo poi, non so se sia saggio scrivere a marzo.

    Ieri aveva altre parole, era febbraio, il 28 di un anno non bisestile e non pioveva, almeno di mattina, ma siccome non ho scritto non ho dovuto scegliere le parole, di ieri.
    Così il 28 febbraio mi è rimasto muto, immemore.

    Le parole per me sono come degli amici che ti vengono a trovare, le si ascolta, le si osserva, le si accoglie.

    Io le parole ho imparato persino a toccarle ne cerco il corpo, sono attratto dalla loro postura, ascolto se respirano, se sono contratte o se sono libere, alcune le trovo claudicanti e me ne dispiace. Mi vien voglia di aiutarle, di ristabilire la loro forza vitale, la capacità di comunicare. Continua »

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  • Città al buio: via Leonardo da Vinci

    E ci risiamo, siamo nuovamente alle solite.

    Sono, da oltre sei mesi, che il viale Leonardo da Vinci, nella parte alta, in quella all’angolo con la via Casalini/Roccazzo è al buio.

    L’illuminazione pubblica e la spazzatura manuale delle strade e marciapiedi è inesistente.

    Il buio è totale; specialmente quando si spengono le ultime luci dei negozi, le uniche luci rimangono i fari delle auto in transito, che squarciano le tenebre solo per pochi secondi. Continua »

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  • Fallimenti della democrazia rappresentativa

    A proposito delle manifestazioni contro il MUOS, e non solo (vedi anche TAV e altre situazioni critiche, come la vicenda dell’elettrodotto del Mela in Sicilia e l’annosa querelle del Ponte sullo Stretto) urge qualche riflessione e un confronto.

    Si tratta dei tipici casi dove con maggiore evidenza i cittadini “rappresentati” soffrono e patiscono le inique e ingiuste scelte dei “rappresentanti”politici (eletti e o nominati).

    Casi dove la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte che li riguardano (sin nel midollo e nella loro salute) è clamorosamente frustrata e gabbata. Continua »

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  • Palermo crolla, Bagheria brucia: in Sicilia è emergenza metaforica

    Palermo crolla, Bagheria e la provincia bruciano. In Sicilia è emergenza metaforica. Se in città crollano palazzine alla Vucciria, tetti nelle scuole, altre palazzine al Capo, in provincia sono le fiamme a donare tante di quelle perle metaforiche che – boh – sembrano fatte apposta per l’autore cinico e metaforico. Ecco la scena. Nel pomeriggio di giovedì 20 febbraio i carabinieri irrompono al cimitero di Bagheria e trovano da una parte alcuni dipendenti comunali – me li immagino con una tanica di benzina in mano – e dall’altra parte un grande e soprattutto macabro falò. I carabinieri si strofinano gli occhi. Non ci possono credere. Quelli con la tanica di benzina hanno dato fuoco a una catasta di casse da morto con dentro scheletri o cadaveri ancora integri. Indagati i responsabili (di «vilipendio, soppressione di cadavere, danneggiamento seguito da incendio e gestione incontrollata di rifiuti speciali»), mentre la notizia rimbalza sui giornali online locali a quelli regionali fino tam-tam-tam alle testate nazionali. E a Bagheria è il delirio. Il sindaco Vincenzo Lo Meo imbarazzatissimo per il colpo mortale inferto all’immagine della “Città delle Ville”, i commentatori su Facebook indignati e strepitanti, i cittadini di Bagheria in piena Psicosi-Caro-Estinto. In centinaia si recano infatti presso il cimitero, chiedendo notizie dei propri cari. C’è più il mio morto? Continua »

    Ospiti
  • Happy (We are from Palermo), inviateci le vostre foto!

    Avete presente il video della canzone Happy di Pharrell Williams?

    Con Rosalio e Tokay Studios, vogliamo realizzarne una versione “palermitana” e abbiamo bisogno di voi. Questa è la versione di Parigi ad esempio.

    Quindi se vi va di partecipare, di mettervi in gioco, di passare qualche ora in modo diverso, se siete persone particolari (ma anche no), se sapete ballare (ma anche no), mandateci una vostra foto entro questa settimana a info@rosalio.it inserendo nella mail i vostri contatti per consentirci di ricontattarvi.

    Vi aspettiamo!

    Ospiti, Rosalio
  • Mestieri del Cinema

    Cose strane della vita, anni fa io e la mia passione per il Cinema decidiamo di lasciare la bella Palermo alla ricerca della fortuna nella Capitale.
    Così prendo bagagli, macchina e nave alla volta di Roma dove in un periodo discretamente breve trovo l’Amore e il lavoro MA….l’Amore lo trovo a Cinecittà e scopro che anche lei è di Palermo e il lavoro lo trovo nel mondo delle fiction su una serie chiamata Squadra antimafia che non avevo mai seguito e anche lì scopro che ha “un po’” a che fare con la città da cui ero partito…..
    Ma dopo la terza serie, la quarta e la quinta finalmente mi propongono di lavorare ad un film per il Cinema dal titolo La mafia uccide solo d’estate e anche li la cosa mi faceva pensare….vuoi vedere che anche stavolta mi tocca tornare a casa?
    E così fu!…bella, bellissima Palermo, che a volte non la sopportavo e ora me la trovo sempre in mezzo ai piedi!….e ora frequentando i set mi rendo conto che il lavoro che faccio non me l’ha mai insegnato nessuno e se magari ne avessi avuto l’occasione mi sarei mosso prima….ed è perciò che io e la mia ragazza Claudia Cirrincione (cognome fortemente nordico!), che tra l’altro è una collega, abbiamo pensato di prendere il meglio dei professionisti nel campo del Cinema e organizzare con loro dei workshop a Palermo, per dare la possibilità a chi ne ha voglia di imparare o approfondire un mestiere. Continua »

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