Archivio per la categoria 'Ospiti'
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Perché sulle coste siciliane non esistono monumenti per lo sbarco alleato?
La guerra di liberazione, della quale nei giorni scorsi si è celebrato il settantesimo anniversario, ebbe inizio nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943, con lo sbarco degli alleati sulle coste meridionali della Sicilia.
Tanti luoghi, in tutto il territorio nazionale, sono stati sedi di importanti eventi che hanno segnato quei 21 mesi, luoghi meritevoli di essere ricordati: per le battaglie che vi furono combattute, per le orrende stragi di cui furono teatro, per altri episodi che vi si svolsero. Continua » -
Lettera di una cittadina del mondo a…
Lunedì mattina quando mi sono svegliata al Tg si parlava di Noi. Di Noi cittadini del mondo che in questo momento di assoluta crisi partiamo e cerchiamo “la fortuna” in posti lontani dalla nostra terra madre, di Noi che lasciamo tutti i nostri affetti e partiamo non per interrompere il contatto ma per alimentare la loro sopravvivenza, la linfa vitale di coloro che decidono di restare, di Noi Libici, Etiopi, Tunisini, Ghanesi, di Noi giovani Italiani, studenti, disoccupati che ormai non facciamo che proiettare il nostro futuro in realtà sempre più “al Nord” in cerca di una certezza che la nostra terra non riesce più a darci. Continua »
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Il cannolo di Venezia
Arrivo a Venezia di mattina presto.
È la prima volta che la vedo.
Non ho molto tempo, prima di pranzo devo prendere il treno per Milano.
Amo Palermo e nonostante abbia tante ferite e troppi problemi rimane per me la città più bella del mondo, questo però non mi impedisce di apprezzare l’unicità e il fascino che questo luogo sprigiona.
Supero uno dei tantissimi ponti che la tengono unita e pochi metri dopo, in alto, a fianco di un portone c’è un tabernacolo. La Madonna e il suo bambino sono uniti in un abbraccio scolpito nella pietra,
non so bene perché ma il dettaglio di questa immagine mi affascina particolarmente.
Mi muovo tra queste mini isolette da pochi minuti ma comprendo fin da subito le ragioni per cui è difficile resistere allo charme di una città che come poche sa sedurre chi la visita. Continua » -
Su comunismo a Palermo, palestinesi e israeliani
Signor Walter Giannò, dopo i primi 33 anni della mia vita, trascorsi a Palermo, dove sono nato, l’azienda, per la quale lavoravo, mi trasferì a Como, città in cui risiedo da circa 30 anni.
Questa separazione fisica dalla mia terra d’origine non mi ha impedito di seguire, con una certa assiduità, le vicende della mia città natale.
Le comunico queste brevi note biografiche non perché le possano interessare, ma perché la lunga permanenza in Lombardia, mi permette di manifestarle talune preliminari considerazioni prima di affrontare il principale motivo che mi ha spinto a scriverle, a seguito del suo articolo pubblicato su “Rosalio.it” il 14 aprile u.s., dal titolo Palermo è comunista (ma i palermitani lo sanno?). Titolo di sicuro effetto emotivo, anche perché corredato da una grafica piuttosto singolare, ma suppongo che, allo stesso tempo, possa apparire fuori tempo massimo, cioè anacronistico. Continua » -
C’era una volta un pesce
C’era una volta un pesce.
Un bel pesce che nuotava nel suo fantastico mare.
Un mare che conosceva a memoria.
Quel pesce sono io e questo mare è casa mia.
Vi spiego le regole del vicinato: da quella parte, subito dopo l’uscita di casa, ci stanno gli scogli pericolosi. Fate attenzione, mi raccomando.
A destra sfrecciano gommoni e yacht, quindi meglio mantenersi bassi.
A sinistra potete andare tranquillamente: è pulito, potete allenarvi, trovare da mangiare, andare con gli amici. L’unica cosa a cui dovrete stare attenti, a sinistra, sono i SUB!!
Il codice dei pesci dice che se ci stanno i sub devi tornare indietro e aspettare che passino.
Tutto qui, facilissimo. Continua » -
Il ponte più solido d’Italia……che mai cadrà!
In Sicilia cadono i ponti….si inclina un ponte sulla Palermo-Catania e così finalmente abbiamo tagliato i ponti con i catanesi…..ma anche con molti paesi delle Madonie….con tutti!
Il crollo di questo ponte ha causato ovviamente l’opposto della sua funzione e ci divide e ci allontana ancor di più da tutto e per tutto. Potete voi stessi fare un elenco infinito.
Questo non è il primo ponte a crollare e sicuramente non sarà l’ultimo ma l’unico ponte che mai cadrà è il ponte sullo Stretto.
Evviva il ponte di Messina!…..o forse il ponte di Reggio Calabria…..chiamatelo come volete perché mai avrà un nome!
Evviva il ponte di Messina che non cadrà mai poiché mai sarà costruito e questa solidità è garantita dai soldi che i contribuenti italiani versano giorno per giorno per mantenerlo virtualmente in piedi. Continua » -
Purtroppo Palermo non è una città comunista
Caro Walter Giannò grazie per il titolo dell’articolo, anzi del post, ma purtroppo Palermo non è una città comunista. E non lo è per diverse ragioni che in questo contesto non vale la pena riportare.
Come dicevo Palermo non è una città comunista ma è piuttosto, in questa fase politica, una città anomala per almeno due macro ragioni. Continua »
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Palermo e il Piano di Protezione civile: sai cosa fare in caso di calamità?
Da circa due anni abbiamo ideato con l’associazione Next di Bagheria un progetto sul monitoraggio delle frane e stiamo cercando di concretizzarlo. Proprio per questo nostro interesse siamo stati invitati ad assistere alla presentazione del Piano di Protezione Civile della città di Enna, svoltasi giorno 10 aprile presso l’aula consiliare della città. Lo stesso giorno, nel pomeriggio, io e Francesco Grigoli, che lavora come ricercatore presso l’Istituto di Geofisica dell’Università di Potsdam in Germania ed è l’ideatore del nostro progetto, siamo partiti per Enna, passando per l’autostrada A19, già famosa allora per il precario stato di salute dell’infrastruttura. Abbiamo attraversato il viadotto, circa un’ora prima del cedimento di un pilone a causa di una frana. Continua »
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Palermo tre anni dopo: amministrazione, società e cambiamento
Sono passati quasi tre anni dalle elezioni amministrative che hanno riportato Leoluca Orlando a Palazzo delle Aquile ed è il tempo di preliminari bilanci. Preliminari perché la situazione nella quale la nuova giunta si è insediata (conti comunali e partecipate) ha fatto si che il primo anno e mezzo abbia potuto essere dedicato quasi esclusivamente a sistemare i bilanci (si ricordi, ad esempio, che il Comune ha avuto controllo sull’Amia commissariata circa un anno dopo le elezioni).
Il bilancio, preliminare e parziale, che farà questo post, va preso per la riflessione di una persona che ha attivamente partecipato alle elezioni (sono stato candidato per una delle liste che sostenevano Orlando) e ha poi osservato dall’esterno (mi sono trasferito a Lisbona nel gennaio 2013). Una visione insieme partecipante (per la vicinanza politica) e distaccata (per la distanza geografica).
Il post è un rapido elenco ragionato di politiche e pratiche che hanno avuto o stanno avendo successo, di quelle a mio vedere fallimentari e quelle che possono dimostrarsi, nei prossimi anni, l’una o l’altra cosa. Un elenco incompleto, che spero vorrete integrare nei commenti. Concluderò con alcune riflessioni critiche e, possibilmente, costruttive. Continua » -
Sulla gravità della situazione nel settore dei rifiuti e sul ripetersi di taluni comportamenti sindacali irresponsabili
Sprechi, ruberie e falsi in bilancio degli amministratori del tempo, spesso tra complicità, acquiescenze e comportamenti irresponsabili di taluni sindacalisti e dirigenti, hanno decretato il fallimento dell’Amia, gettando Palermo nel caos dei rifiuti e i lavoratori nella prospettiva della disoccupazione.
L’Amministrazione comunale di Palermo, con i suoi cittadini e con il Consiglio comunale ha, superando ostacoli e difficoltà di ogni genere, provveduto a risolvere la situazione di emergenza, dando vita ad una nuova società (la Rap), e garantendo per intero l’occupazione e la ripresa dei servizi. Grazie ai sacrifici e alle tasse dei cittadini e alle scelte della nuova dirigenza, si è riusciti a mettere in sicurezza l’azienda, che gode di una condizione di equilibrio finanziario e che sta dotando il servizio di igiene ambientale di attrezzature e mezzi, che erano scomparsi nella voragine del fallimento.
Quel fallimento ha lasciato un quadro noto all’opinione pubblica e ai magistrati della giustizia fallimentare e penale: non una spazzatrice, non una autobotte, cassonetti e autocompattatori in disastrose condizioni numeriche e di conservazione, raccolta differenziata al lumicino e una discarica, quella di Bellolampo, in condizioni di degrado e abbandono, evidenziate nell’inquietante incendio dell’estate 2012, alcune settimane dopo l’insediamento della nuova Amministrazione comunale, che aveva chiaramente espresso la volontà di cambiare musica rispetto a pratiche e sprechi del passato. Continua »
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Fiera del Mediterraneo – Palermo
I ricordi più forti che posseggo della Fiera del Mediterraneo sono indissolubilmente legati ad un fatto tragico che ha segnato la storia di Palermo, della Sicilia e dell’Italia intera: il 23 maggio 1992, avevo 16 anni a quei tempi, stavo passeggiando per la fiera quando giunse la notizia dell’attentato mortale a Giovanni Falcone. Dentro quei ventunomilametriquadri che costituiscono lo spazio della Fiera del Mediterraneo tutto sembrò fermarsi di colpo, il passaparola era frenetico, le notizie confuse. Non c’erano gli smartphone su cui cercare notizie o da usare per chiamare qualcuno e chiedere informazioni. La stessa sensazione di tempo congelato l’ho provata quando, qualche giorno fa, mi sono ritrovato a passeggiare per quegli spazi abbandonati dal 2008, anno dell’ultima fiera campionaria. Continua »
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Parco Uditore: il centro direzionale della Regione prenderà il posto degli alberi?
Un centro direzionale della Regione al posto di alberi e vialetti: l’allarme arriva dalla pagina Facebook del Parco Uditore (l’idea è nata su questo blog), con un post pubblicato ieri. «Incredibile ma vero – si legge. Ci sono ancora comparti dell’Amministrazione regionale che credono sia possibile sostituire il parco con il grattacielo del centro direzionale. In atto le trivellazioni per verificare la morfologia del terreno e decidere la sorte del parco. A voi i commenti». La vicenda meritava di essere approfondita ed è per questo che abbiamo chiesto a Piero D’Angelo, presidente dell’associazione Parco Uditore, di dirci qualcosa in più. Continua »
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Mostro dell’Ingegneria che nasconde la bellezza e la storia del Ponte Ammiraglio
Il tram a Palermo sta rivoluzionando tutto. Ha modificato il traffico cittadino, le tratte dei mezzi pubblici, i sensi di marcia che variano il giorno prima e quello dopo pure. Non c’è palermitano che in questi mesi non stia soffrendo le conseguenze della realizzazione del nuovo tratto tranviario. Ma mai quanto le bellezze e le ricchezze della nostra città. Uno di questi è il Ponte Ammiraglio. Vivendo in una zona limitrofa ho assistito passo dopo passo al nuovo restyling del ponte di corso dei Mille, non pensando mai di dover vedere quello che da alcuni giorni è sotto gli occhi di tutti. Un semplice ponte progettato per permette un ampliamento del tratto stradale e consentire l’inserimento dei binari del tram, si è rivelato essere una specie di riproduzione nostrana del Sydney Harbour Bridge. Una struttura abnorme visibile anche a grande distanza, che in una zona come quella stona a dismisura e non bisogna essere di certo esperti per poterlo capire. Continua »
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Palermo, città d’amore
Palermo è una città d’amore. Pochi minuti fa, all’angolo tra la via Ariosto e la via Petrarca, ne ho avuto l’ennesima prova.
Il signor Biciclo (lo chiameremo così) percorreva in bici la via Ariosto mentre il signor Macchino (lo chiameremo così) guidava la sua Qashqai nera, prima serie, in via Petrarca. Il signor Macchino, notando da lontano il signor Biciclo, si è avvicinato repentinamente inchiodando davanti alla sua ruota posteriore. Probabilmente voleva fargli uno scherzo. Il signor Biciclo ha adagiato il suo mezzo a terra lasciando che poggiasse sulla bella borsa di cuoio e, sicuro della sua ironia, si è avvicinato al finestrino del signor Macchino: «Ma che [omissis] fai? Non mi hai visto arrivare?» e così dicendo ha bussato delicatamente al finestrino del signor Macchino. Continua » -
Racconto erotico palermitano
La motoape incede zigzagando tra le viuzze strette, facendosi largo tra macchine posteggiate e stendini ricolmi di vestiti da asciugare.
Arrivato in piazza, Calogero impugna il microfono.
«Ca sugnu, chi su’ belli ‘sti banani».
Maria ha un sussulto, l’arrivo del fruttivendolo ambulante è un momento gioioso nelle lunghe interminabili giornate di noia.
La donna aspetta strategicamente come ogni giorno che le massaie compiano i propri acquisti in modo da avere Calogero tutto per se, almeno per qualche momento.
«Che gli do signora, taliassi chi bello citrolo che ho oggi».
Lei sorride, gli fa gli occhi dolci; prova tenerezza per quel giovane aitante che gli potrebbe venir figlio.
«E che devo farci, piccolo è. Mi servirebbe piuttosto una zucchina».
Quando parla così Calogero ha un brivido d’eccitazione, non è l’unica sua cliente che si diverte a fare la pulla; però parla, stuzzica, provoca, ma alla fine non fa niente. Continua »
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L’inferno terrestre: il pronto soccorso palermitano
È circa l’una di notte, sono rientrata da poco a casa dopo aver trascorso una gran quantità di tempo al pronto soccorso del Civico di Palermo e, tuttavia, credo che spendere ancora qualche minuto per trasformare queste ore inutili della mia vita in qualcosa di costruttivo, sia una sorta di rivincita personale.
Un mio caro amico è stato tamponato da un’automobile mentre faceva ritorno dal lavoro. Così stordito e dolorante a causa della botta, lo accompagno insieme alla sua ragazza per accertarci che non avesse nulla di rotto. Continua »
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La ricetta delle Reginelle
I dolci per me non sono altro che coccole per le persone che amo…ed è con questa idea che mi sono avvicinata amatorialmente alla pasticceria…il pensiero dei miei cari che entrando in casa mia sentano profumi inebrianti di torta con le mele, di biscotti appena sfornati o di brioches con gocce di cioccolato è la mia idea di casa accogliente, di un posto magico dove potersi rifugiare e addolcire la giornata… Oggi vi propongo la ricetta di alcuni biscotti tipicamente siciliani: le Reginelle!!! Continua »
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Sembra una storia felice ma Palermo ha bisogno d’amore
Palermo, debole e dolorante, ignora la sua forma, un tempo gentile ed aggraziata, ricoperta adesso da cenci e sbavature di alacre odore decadente.
Sulla sua pelle compaiono vistose ferite e macchie che la sua stessa società gli infligge, come segno indelebile della loro violenza e corruzione.
Palermo riempita da una moltitudine di genti e di caratteri,uniti da un colpevole filo comune che li attrae e li respinge da essa senza amarla ed averla amata veramente.
Forse i palermitani non l’amano davvero o forse sì ma piuttosto la seducono con passione avvolgendola di buoni propositi e promesse entusiaste che dopo si scoprono essere solo il senso del loro pavido e disinteressato abbandono. Continua » -
Palermo “sporting”
A Palermo lo sport è ovunque. Se questa affermazione vi lascia un po’ perplessi, non preoccupatevi: non sto parlando delle classiche discipline sportive, ma di alcune attività che si sono evolute e perfezionate nel corso degli anni. Niente a che vedere con le palestre e gli attrezzi che solo a vederli fanno pensare alle famigerate “torture cinesi”: i terreni di gioco sono ben altri, così come gli obiettivi da raggiungere. Continua »
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