Racconti ucronici, cronache di una Palermo possibile: il viale delle Magnolie
In un giorno, in un mese, in un anno senza tempo…
Perché, cos’è il nostro tempo, se non una convenzione, un accordo stretto tra noi umani per non perdere la strada nella successione degli avvenimenti? Un pallottoliere delle nostre azioni che raccoglie la galassia degli eventi sulla terra in uno schema semplificato, utile ad esser compreso facilmente da una moltitudine di bambini, quali noi siamo? Il tempo, quella entità che esiste per noi ma che non esiste come misura assoluta e quindi che forse c’è, ma forse non c’è…
E quindi, tornando al nostro racconto, in un giorno ed in un momento indefinito del nostro tempo o, se proprio vogliamo collocarci temporalmente, in un periodo intorno all’anno 1950 d.c. della civiltà occidentale (ma potrebbe esser accaduto anche mille anni prima, o potrebbe accadere tra 10, 100 o mille anni ancora del nostro futuro) in un luogo a nord nei dintorni della città di Palermo, crescevano, disposti in due filari paralleli alcuni alberi di Ficus Macrophylla Columnaris. Erano stati importati dall’Australia e piantati da oltre cinquanta anni ed erano quindi già di dimensioni ragguardevoli. Continua »
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