Marì compiva 27 anni il prossimo mese ed aveva in mente di festeggiare come si conveniva, tra la buona borghesia della sua amata città, Palermo.
Era una donna intraprendente, curiosa di tutto, studiosa e abbastanza diversa dalle sue amiche che, in maggioranza, si erano già accasate o che l’avrebbero fatto al più presto. Non temeva nessuno, camminava a testa alta, amava la sua libertà, tuttavia non aveva ancora maturato la sicurezza e l’esperienza che sarebbe stata opportuna in una persona così ardimentosa. A volte era un po’ timida, spesso troppo educata, ingenua in alcuni frangenti. L’educazione famigliare e la società del suo tempo la tenevano a freno troppo spesso e ne limitavano la spavalderia e la relativa messa in pratica. Era il 1930 e l’emancipazione femminile era ai nastri di partenza. Marì scalpitava. Continua »
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