Il bilancio del Comune di Palermo è stato approvato ieri. Prevede spese correnti per circa 870 milioni di euro. Le spese correnti per investimenti, al netto di improbabili trasferimenti statali, si riducono a poco più di 20 milioni di euro per la manutenzione stradale. La spesa per i contratti di servizio delle aziende comunali raggiunge i 290 milioni di euro.
Conosci la Vucciria? Il tenore della domanda è quasi retorico, certo che la conosco. La conoscono tutti i palermitani, tutti i rosaliani e tutti i turisti che vengono a visitare Palermo. Al suono di questa parola, gli amanti della storia dell’arte visualizzeranno immediatamente la maxitela di Guttuso, magari confondendo il luogo con l’opera, ma poco importa: l’equivalenza “Vucciria = mercato” verrà comunque rispettata.
Navigando un po’in rete ho trovato qualche notizia sulla storia di questo mercato, sul suo nome che deriva dal francese boucherie (macelleria), sulle abbanniate così tipiche dei nostri bazar. Oggi il termine nel nostro dialetto vuol dire “confusione”: quando siamo insieme agli amici o quando litighiamo con qualcuno è fare vucciria.
Su internet i molti video che ho trovato descrivono una Vucciria morta, luogo da guida turistica, rimasta soltanto buccia. Case disabitate, saracinesche chiuse, pochi commercianti che vendono a prezzi poco competitivi. Continua »
È in distribuzione Balarm magazine, il bimestrale gratuito che si occupa di musica, teatro, arti visive, cinema, editoria, cibo, itinerari e delle realtà storico-culturali della nostra città e provincia, partendo dall’esperienza di Balarm. Il giornale è scaricabile qui. Il cartaceo si può trovare a Palermo, Monreale, Mondello, Sferracavallo, Isola delle Femmine, Capaci e Cinisi, Bagheria e comprensorio (Aspra), Santa Flavia e comprensorio (Porticello e Sant’Elia), Trabia e comprensorio (San Nicola L’Arena), Termini Imerese e Cefalù in circa 300 punti tra librerie, caffè letterari, wine bar, spazi espositivi, cine-teatri, locali notturni, cinema, alberghi, punti istituzionali e maggiori luoghi di aggregazione culturale.
In questo numero è in copertina Marcello Mordino, un pezzo di storia della tv palermitana, e si parla, tra l’altro, del violoncellista e compositore Giovanni Sollima, della fotografa Letizia Battaglia e di Massimo Merighi e del suo Bispensiero. All’interno anche un articolo di Tony Siino sul fenomeno flickr a Palermo.
Si svolge da oggi a domenica a Terrasini, presso l’Anfiteatro villa a mare, il festival Insenature promosso dal Comune di Terrasini e da Navarra Editore. Il festival prevede tre giorni di danze, arte, musica e letteratura con il filo comune della valorizzazione di odori e colori. Il programma della manifestazione alterna concerti serali e arte di strada e reading di testi di diversi generi letterari e prevede la presenza di una mostra-mercato di artigianato locale e prodotti biologici, spezie e aromi.
Un decreto dei ministeri della Difesa e dell’Interno prevede il dislocamento di tremila unità dell’Esercito per potenziare il controllo dei siti sensibili e il pattugliamento del territorio dal 4 agosto e per sei mesi.
In Sicilia arriveranno in totale 300 militari, di cui 50 sono destinati a Palermo (penultima per numero di unità e seguità soltanto da Verona).
Dal 1992 al 1998 l’operazione “Vespri siciliani” aveva portato a turno 150 mila soldati in Sicilia.
Due innamorati (presunti) e una treccia. Non parlo di Romeo e Giulietta ma del gossip riportato da Dagospia che quota una storia tra l’onorevole Fabio Granata e l’altrettanto onorevole Gabriellina Giammanco. Pare che Granata l’avrebbe agganciata raccontandole di un sogno: «Gioia, ti ho sognato con i capelli raccolti da una treccia», le avrebbe detto.
“Moni’, tu ha’ capiri ca rici ‘u proverbio: lamentati e stai bene”. Tu lassali iri su’ palirmitani”. Da che ne ho memoria, questa frase mio Nonno credo me l’abbia rivolta centinaia di volte. Mio nonno è palermitano, nato e cresciuto nel quartiere di Vergine Maria nel lontano 1930. Come tutti gli uomini che hanno avuto la sventura, di vivere la guerra non proprio da bambini, è una persona pragmatica e concreta (un uomo straordinario concedetemi il fuori tema).
Sin da bambina, quando in casa mia si discuteva allegramente e non, per questioni effimere, puntualmente lui concludeva con il solito “siti palirmitani c’è picca ‘i fari” oppure “‘u viziu r’u palirmitanu”, io ridevo e dicevo: “Nonno, ma anche tu sei palermitano!”. Non è difficile rievocare l’immagine di lui che mi guarda, sbuffa annuisce con gli occhi chiusi e quasi sofferente risponde : “Eh Moni’ lo so, ma tu lassali iri che è meglio e poi io sono di Vergine Maria”. Continua »
Anelletti al forno
È forse il piatto più popolare di Palermo ed essendo la nostra amata città barocca nella sua identità, è il piatto che subisce quotidianamente aggiunte, cambiamenti, ognuno lo personalizza come crede, fino a creare vere e proprie bombe caloriche, ho visto anelletti serviti persino con la bechamelle e la panna e chi ci mette l’uovo duro.
Proporrò quella semplice che io realizzo e che si richiama a quella di mia madre.
Per sei persone: carne di vitellone macinata 600 grammi, pisellini 300 gr., ottimi i primavera Findus, cipolla sottile, due spicchi d’aglio che poi toglieremo, solito extravergine e partite con il ragù.
A metà cottura mezzo bicchiere di vino rosso e uno schizzo generoso di concentrato di pomodoro.
Il ragù deve cuocere soffrendo, dunque fuoco bassissimo e arriminare spesso.
Gli anelletti, 800 grammi, se avanza all’indomani è ancora più buona, che siano di marca locale, quelli pubblicizzati nazionali si spaccano. Continua »
Oggi dal tramonto suonerà all’Addaurareef (lungomare C. Colombo, 3021/3043) il deejay Massimiliano Troiani. Ingresso libero in lista (tel. 091 6840171).
Troiani è uno dei dj di riferimento del microcosmo exotique (jazz, bossa nova, soul-funk), seleziona la musica di Stardust in love su m2o e cura la regia di Chiamate Roma Triuno Triuno del Trio Medusa su Radio Deejay.
Inaugura oggi alle 19:30 alle terrazze di EXPA la mostra fotografica Il Senso del Vuoto di Dario Bruno.
In mostra 13 immagini che ruotano attorno al tema del vuoto, già mostrate allo spazio B quadro da Biotos. La mostra rimarrà visitabile fino al 3 agosto dalle 19:00 a mezzanotte.
La Fondazione Banco di Sicilia, in collaborazione con il Centro studi e Documentazione Isola di Ustica, patrocina la mostra La Sicilia di carta. Le carte della Sicilia. Da oggi (inaugurazione alle ore 21:00) al 13 settembre nelle sale del Vecchio Municipio (piazza Capitano V. Longo) a Ustica verranno esposte 28 carte geografiche della Sicilia nonché sette volumi, appartenenti alla collezione di stampe e disegni ed alla biblioteca della Fondazione Banco di Sicilia, che documentano la rappresentazione grafica dell’isola dal Rinascimento all’età dei Lumi.
La mostra sarà aperta dal lunedì alla domenica, dalle 17:00 alle 20:30 e dalle 22:00 a mezzanotte. L’ingresso è gratuito.
Il Consiglio di giustizia amministrativa deciderà il 3 settembre sul ricorso della TD Group relativo alle zone a traffico limitato istituite a Palermo. La decisione era inizialmente prevista per oggi.
Il rinvio è stato reso necessario per permettere la notifica dell’appello a 130 dei ricorrenti che non l’avevano ricevuto.
La domanda delle domande è nell’aria. No, non è targhe alterne o nuove Ztl, né se Lombardo farà pace con Cuffaro, né se esistono degli intellettuali a Palermo. La domanda è: sabbia o scogli? 😀
I pro sabbia: ci si abbronza di più, non cadi e ti tagli tutto, non ci sono le piante che crescono sul lippo, se non vedo il fondo mi viene l’ansia…
I pro scogli: non ti trovi la sabbia ovunque, il mare è più pulito, c’è la brezza che spira e ti rinfresca…
Io sono di parte e parteggio per gli scogli. E quindi la mia ode è per la Baia del corallo. Continua »
Sono stati attivati con due mesi d’anticipo 14 punti luce del lato monte del nuovo impianto di illuminazione in via Ruggero Settimo. L’intervento comprende anche il rifacimento dei marciapiedi. Il cantiere si è spostato sul lato mare e l’intervento dovrebbe concludersi a novembre (invece che a marzo 2009.
Il nuovo impianto sarà formato da 28 punti luce, distribuiti sui due lati della strada lungo l’intero tratto che va da via Cavour a piazza Politeama. A lavori conclusi la strada sarà illuminata da 20 pali alti nove metri, con lampade da 250 watt a luce bianca, mentre in piazza Regalmici sono previsti otto pali alti sette metri ciascuno e con lampade da 150 watt. La nuova pavimentazione sarà in lastre di Billiemi bocciardate.
L’importo complessivo dei lavori supera i due milioni di euro.
Oggi alle 18:00 Gherardo Colombo incontrerà i lettori presso la libreria Flaccovio (via Ruggero Settimo, 37) in occasione della presentazione del libro Sulle regole.
Gherardo Colombo ha lavorato in magistratura dal 1974 al 2007. Ha condotto o collaborato a inchieste celebri come la scoperta della Loggia P2, il delitto Ambrosoli, Mani pulite, i processi IMI-Sir, Lodo Mondadori e Sme.
Che Palermo fosse progressivamente in vendita era una sensazione che avevo avuto a partire dalla concessione delle strisce blu all’Apcoa. Mi pare che l’averlo certificato nel cuore del Centro storico sia illuminante.
Come si dice in italiano quando la palla va a finire oltre una cancellata e non è più possibile recuperarla? Non si può dirlo con meno parole di così: quando la palla va a finire, eccetera. Nel dialetto siciliano invece esiste un verbo per definire questa che, più che una situazione, è una condizione dell’anima: arroccare. Minchia, s’arroccò.
Gli scacchi non c’entrano. Negli scacchi l’arrocco è una scelta difensiva, e qui tutt’altro. È una cosa che succedeva da bambini. Si giocava in mezzo alla strada, in preda a una disperata vitalità. Disperata perché c’era in tutti, fin dal calcio d’inizio, una premonizione. Tutti sapevamo quale era il giardino circondato dalla recinzione più insormontabile, abitato dalla più acida delle signore, quella che, ignara di qualsiasi passione giovanile, il pallone non l’avrebbe mai restituito. Una sola volta magari (“che fa lo tagliamo?!”), e poi basta. Tutti sapevamo che bastava un calcio fuori misura e il gioco sarebbe finito per sempre. Perché quel mai significava mai più. Minchia, s’arroccò. C’era in questa constatazione una malinconia composita, impastata di rabbia nei confronti del maldestro calciatore che aveva arroccato, ma anche di rassegnazione al peggio. Il Super Santos, maledetta sia sempre la sua fatale leggerezza, era ormai un ricordo del passato. Niente più partita. Fine del gioco. Continua »
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