Palermo – Juve Stabia, dal Barbera e dintorni è (quasi) tutto
Prima della partita
Mentre è in corso il mercato di riparazione, che difficilmente potrà fare miracoli, il Palermo affronta la seconda partita consecutiva in casa provando in questo campionato a vincerne due di seguito. Al momento pare sia in corso un cambiamento di schema di gioco dal 4-3-3 al 3-5-2 dell’ultima partita vittoriosa contro il Modena con la variante possibile del 3-4-2-1. Probabilmente questi schemi incidono poco nella dinamica delle partite. Nel senso che se la squadra gioca su buoni livelli qualsiasi schema va bene. Si è deciso di cambiare la guida sportiva e di lasciare in panca quella tecnica. La partita di oggi ci dirà se è iniziato un nuovo campionato, con una vittoria che farebbe rientrare il Palermo in zona play off, oppure se vedremo la permanenza delle incertezze che sino ad oggi hanno caratterizzato questa stagione. Pare che però il primo giocatore acquisito sia uno di quelli già in rosa, ossia capitan Brunori. Che nel nuovo assetto ha ritrovato serenità, motivazioni e pure il gol. Che poi sono sempre quelli che risolvono i problemi. 68 ne ha fatti da quando è a Palermo. È secondo solo a Miccoli che ha segnato 81 reti nella storia del Palermo. Va detto, anche se molti diciamo tifosi, titolari della cattedra di filosofia calcistica comparata, tendono a dimenticarlo, che il capitano è stato messo in discussione per primi da loro. Esattamente quando ha detto, con mille ragioni che sottoscrivo, che questa è una piazza che facilmente ti innalza e con la stessa destrezza ti distrugge. La società sportiva Juve Stabia al fischio d’inizio è a 30 punti, quinta, tre tacche sopra il Palermo, che con 27 punti è al nono posto al fischio d’inizio. Dal punto di vista realizzativo i campani hanno la stessa sindrome dei siciliani, segnano poco. 23 gol gli ospiti, 22 i rosanero. Basta vedere che le prime quattro squadre in classifica hanno rispettivamente fatto 45, 38, 30 e 32 reti. E che l’ultima in classifica ha fatto gli stessi gol del Palermo. Il 14 settembre 2024 la partita di andata in casa a Castellammare di Stabia fece segnare la prima vittoria, con un tondo 3 a 1, dei rosanero. Tre sono le partite sinora vinte dai campani lontani dalle mura amiche. Dei 30 punti 15 li hanno fatti in trasferta. I campani hanno vinto tre volte nelle ultime sei gare e nelle ultime otto partite hanno perso una sola volta. Otto i precedenti al Barbera. Cinque vittorie dei rosa, due pareggi e una sconfitta. Guardando al girone d’andata alcuni dati sono certi, mettendo a confronto i gironi d’andata del Palermo delle tre stagioni di B dopo la ripartenza del 2019. Nel girone d’andata del primo campionato di B i rosa fecero gli stessi punti di quest’anno, 24, ma la vetta era meno lontana di adesso. Lo scorso anno invece i rosanero chiusero il girone d’andata con 32 punti, a un passo
dal secondo posto. La Juve Stabia ha più di cento anni di storia (1907), si è chiamata pure Juventus Stabia, ha una vespa nel simbolo e presenta colori gialloblu. Lo Stadio del Palermo,
essendo stato inaugurato il 24 gennaio 1932, venerdì compirà 93 anni. Il primo nome fu Stadio del Littorio, ma si è chiamato nel dopoguerra pure Stadio Comunale e La Favorita prima di prendere il nome del presidentissimo. Lo stadio ha bisogno di altri lavori di ristrutturazione oltre quelli già apportati. Quando piove, ad esempio, neppure la tribuna che dovrebbe essere coperta è al sicuro. La convenzione tra Comune e società proprietaria del Palermo per la gestione e manutenzione dello stadio, da quello che leggiamo, è in dirittura d’arrivo. Poi, certo, si potrebbe pensare a eliminare la barriera tra spalti e campo. In diversi stadi di A e B, ma anche di serie minori, già la cosa è operativa. Chissà quando succederà a Palermo. A proposito di manutenzione, questa volta della città, si segnala che a due passi dallo stadio, nella corsia laterale di viale Croce Rossa, direzione Barbera, le recenti piogge, oltre che allagarci come accade sempre, hanno aperto da settimane (supponiamo che non sia il solo caso) crateri come questo che vedete in foto. O lo riempiamo, oppure aspettiamo che pure gli altri buchi diventino così e apriamo un campo da golf. Dove però dentro le buche ci finiranno non le palline ma auto, bici e motocicli.
La partita
L’undici in campo è lo stesso che ha avuto la meglio domenica scorsa contro il Modena. All’ingresso un rappresentante delle forze dell’ordine preciso a Segre. Gli spettatori sono sempre di meno. Si parva licet componere magnis, terna arbitrale con magliette rosse, tipo finale coppa Davis in Cile del 1976. Il Palermo attacca verso la nord. Primi quindici minuti noiosi, più i campani che siciliani in qualche modo pericolosi. Più vivace quello che vende ghiaccioli e patatine. Nel secondo quarto d’ora Palermo impacciato nell’impostazione del gioco. Tiri in porta zero. È chiaro che ai gialloblu un pareggio andrebbe più che bene. Ad inizio degli ultimi quindici minuti del primo tempo rosanero più vivaci. Ci esce fuori un timido tiro in porta. Replicano i campani con un quasi gol. Miracolo di Sirigu che pure oggi difende la porta dei rosanero. «Noi vogliamo questa vittoria» dalla nord. Ah, se la volete voi allora tutto cambia. Quasi al 45mo i rosa entrano minacciosi in area ma ne viene fuori un tiro telefonato. Fine primo tempo. Rispetto alla prima frazione della partita di domenica scorsa contro il Modena, diversi passi indietro per i padroni di casa. Contro il razzismo, vinciamo insieme questa partita dice l’altoparlante. Per contestualizzare si potrebbe pure aggiungere contro la mafia.
Si torna in campo con i campani più in palla, più aggressivi, più squadra. Anche se sono i rosa a sfiorare il gol con Brunori, ottima parata del portiere della squadra campana. Ma la squadra di Castellammare di Stabia ha capito che oggi può fare bottino pieno. Fischi su un improbabile lancio lungo della difesa rosa verso l’area avversaria. Primo quarto d’ora del secondo tempo abbastanza sottotono per i rosa. Inizio dei secondi quindici minuti con un’ennesima grande parata di Sirigu. Il migliore in campo sinora dei rosanero. Ed abbiamo detto tutto. Vi svegliate o no, vi svegliate sì o no? gridano dalla nord. Ma sono i gialloblu ad andare ancora vicini alla marcatura. Confronto in zona panchina. Sembrano abbastanza indecisi pure da quelle parti. Al 66mo il dio pallone decide tuttavia che è giunto il momento per rovesciare la clessidra. E i campani vanno sotto con un altro gol di Le Douaron. Al 70mo gli avversari quasi in gol sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Ma ribattono subito i rosa, che si sono svegliati. Secondo quarto d’ora del secondo tempo sotto il segno dei rosanero. All’80mo escono tra gli applausi Brunori e Le Douaron. Basta una rete e il pollice verso dell’arena muta in pollice a favore. È il calcio, bellezza! I campani lottano ancora, altro intervento di spessore di Sirigu. Finale spezzettato, lungo recupero e fine delle trasmissioni.
Dopo la partita
Partita non bella per il Palermo, ma nel calcio conta anche un solo gol che mette in saccoccia i tre punti. I rosanero sono quinti adesso, le prime due squadre sono ancora lontane ma dietro adesso c’è pure il Palermo con 30 punti. I rosa riescono per la prima volta a vincerne due di seguito e peraltro in casa dove quest’anno si fatica parecchio. Certamente occorre intervenire sul mercato (fascia sinistra?) e fare diventare questa sempre più una squadra. Soprattutto tra le mura amiche. Per il resto occorrerà armarsi di pazienza. Come quel ragazzo che è stato tutto il tempo con un cartello colorato dietro la panchina rosa chiedendo al suo idolo la magliettina. Deve essere messo infine agli atti che tra la panchina e i protagonisti in campo sembra esserci coesione. Se così è, questa sarà un arma in più. Domenica si gioca fuori con la Reggiana. Si torna sotto Monte Pellegrino venerdì 31 contro il Pisa. Secondo in classifica. La vittoria potrebbe davvero cambiare la postura dei rosanero in questo campionato che ancora presenta tante pagine bianche da scrivere.
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